Stari Grad (Cittavecchia in italiano, Pharos in greco) è una delle più antiche città della Croazia. Fu fondata nel 384 ac dai greci ed è rimasta praticamente immutata insieme alla piana che si stende alle sue spalle coltivata da sempre a ulivi e vigneti con le varie proprietà divise da muretti a secco.
La città circonda l’insenatura con una banchina che fa anche da attracco per le imbarcazioni dei pescatori e per gli yacht dei visitatori. Molte piazzette intervallano le case che si affacciano sulla baia e sempre da qui partono viottoli stretti e caratteristici che si inoltrano nella città tra costruzioni rimesse a nuovo che denotano la loro antichità e altre rimaste così com’erano.
Sia sulla banchina che all’interno i negozi, le taverne e i ristoranti abbondano costringendomi a fermarmi spesso per dare un’occhiata dentro, guardare le vetrine o cercare di leggere i menù in lingua locale e qualche volta in inglese.
Oleandri, bouganville, melograni crescono rigogliosi in ogni angolo lasciato libero dalla pavimentazione e si riflettono nel lastricato accecante di piazze e stradine strette fatto di quella pietra bianca cavata sull’isola di Brac (Brazza) e resa lucida dal calpestio di tante persone che sono passate di qui prima di me.
Camminando tra i vicoli della città ogni tanto ci si imbatte in una Chiesa o in una Cappella, tra queste la Chiesa di San Rocco, patrono della città, costruita nel XVI secolo dalla confraternita omonima e ancora attiva. L’altare della Chiesa risale al 1774 ed è adornato con una statua lignea del XVII secolo di uno scultore veneziano sconosciuto che rappresenta San Rocco con in braccio un cane simboleggiante un amico fedele abbandonato da tutti. Il pavimento della Chiesa è un antico mosaico di epoca romana. La Chiesa di Santo Stefano costruita utilizzando delle pietre dell’antica città greca risale al XV secolo con il suo caratteristico campanile a lato della Chiesa costruito nel 1753.
- La Chiesa di S. Rocco
- La Chiesa di S. Stefano
- Il campanile della Chiesa di S. Stefano
Poco lontano dalla Chiesa di San Rocco sorge il Tvrdalj , la villa-fortezza del poeta rinascimentale Petar Hektorovic, costruita nel 1520 che secondo il suo progetto dovrebbe rappresentare il mondo: lo stagno di acqua di mare per le creature dell’acqua, la colombaia per le creature dell’aria e il giardino per le creature di terra. Il complesso della villa prevedeva anche degli alloggi per poveri e persone in cerca di rifugio.
Poco fuori dal centro di Cittavecchia sorge il Convento dei Frati Dominicani con la Chiesa di San Pietro costruito nel 1492 semidistrutto durante l’invasione ottomana ed in parte ricostruito. Qui si conserva un’antica biblioteca e delle collezioni di quadri e statue oltre ad una collezione di monete e monili di epoca romana rinvenute negli scavi effettuati in città.
All’imboccatura della baia, sulla riva destra, sorge la Cappella dedicata a San Girolamo di epoca medioevale. Accanto l’eremo del frate che ne ebbe cura e che realizzo il Lazzaretto.