Arrivo a Sibenik (Sebenico in italiano) altra città facente parte della Serenissima Repubblica di Venezia dal 1412 fino alla sua caduta. La città ha una posizione geografica molto particolare essendo situata al termine di un canale naturale, il canale di Sant’Antonio, lungo 2,5 chilometri che la congiunge al mare.
A difesa della città e del suo retroterra all’imboccatura del canale i veneziani costruirono nel XVI secolo la fortezza di San Nicolò ora patrimonio mondiale dell’umanità e che insieme alle mura di Zadar costituisce uno dei migliori esempi di architettura militare rinascimentale.
Anche in questo caso, come in altre città dalmate che ho visitato, l’impronta veneziana è ancora fortemente presente e rappresentata dallo stile delle case e dei palazzi che si affacciano sul corso principale intervallate da stretti vicoli che salgono verso la sommità della collina dove si trovano i resti della fortezza di San Michele.
Camminando lungo il corso si giunge nella piazza dove sorge la Loggia Grande sede del Rettore costruita tra il 1533 e il 1546.
Di fronte alla Loggia Grande sorge la Cattedrale di San Giacomo la cui costruzione iniziò nel 1402 su progetti risalenti al 1298. La Cattedrale, patrimonio mondiale dell’umanità, in stile gotico rinascimentale è costruita con la consueta pietra bianca istriana. All’interno della Cattedrale si trova una meravigliosa Fonte Battesimale.
Al centro della piazza della Cattedrale è posizionata la statua di Giacomo Orsini, l’architetto della Cattedrale, che ha sostituito quella di Niccolò Tommaseo abbattuta in quanto segno di italianità.